Dabass

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

13/20

PREGI
Cocktail d’aperitivo eccellenti.
Accogliente e professionale il servizio.
DIFETTI
Rapporto qualità/prezzo sbilanciato sul secondo.

Eravamo tre amici al bar, ora abbiamo un bistrot alla moda, a Milano

Porta Romana bella. Il quartiere di Milano vicino alle Mura spagnole è sempre più vivace e ricco di locali degni di attenzione. Come il Dabass, ristorante, bistrot, american bar con un nome che più milanese di così non si può. Un ambiente moderno e insieme retrò, comunque giovane e dinamico. Il primo colpo d’occhio è sul bancone optical in piastrelle bianche e nere, opera dell’artista Graziano Locatelli. Cameriere con piercing, cuochi e barman hipster. “Barbman” intraprendenti. In sala l’accoglienza è curata da Maddalena Monti, padrone del bancone è il bartender Robi Tardelli, in cucina lo chef è Andrea Marroni, e tutti e tre provengono dal Mam della vicina via Muratori. La cucina neo-bistrottiera è più appagante alla vista che al gusto, a tratti scomposto e non coerente con il modello di bistrot moderno e creativo. Ma ha tutte le potenzialità per crescere velocemente. La formula del locale è interessante e la scelta della materia prima anche. Vedi la carne del Macellaio Sergio Motta.

Un american bar dove mangiare (quasi) come a casa

Abbiamo degustato diversi piatti: Cacio e pepe, coratella e carciofi, la pasta era fredda, la coratella troppo asciutta. Gustoso l’Uovo poché con crema di risotto alla milanese e guanciale croccante. Tuttavia, abbiamo trovato un eccesso di cremosità tra l’uovo e la crema alla milanese. Più convincente il Baccalà mantecato con spuma di latte. Tra i piatti più interessanti il Puccia ragù, mini hamburger commisto con la tradizione della Puccia salentina innestata con gli sfilacci di vitello, la scamorza e il cavolo nero. Eppure anche qui si insiste troppo sulla cremosità e sull’impiego del cavolo nero.

Insomma Dabass ha tutte le carte in regola per imporsi, come tra l’altro sta avvenendo come un locale “alla moda”, che per ora ha centrato l’obbiettivo soprattutto sul lato del beverage, mentre il menu, che comunque varia di frequente, non è ambizioso quanto il costo dei singoli piatti fa intendere (in media 18/20 euro ciascuno).

La galleria fotografica:

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Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

13/20

PREGI
Cocktail d’aperitivo eccellenti.
Accogliente e professionale il servizio.
DIFETTI
Rapporto qualità/prezzo sbilanciato sul secondo.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu 4 tapas micro portate 30€.
Alla carta: 40/45€.

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