

Zia
Una crescita costante Che Zia sia una delle tavole più interessanti di una ristorazione romana
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La cucina poliedrica di Stefano Ciotti: tra divertissement e concretezza Romagna e Marche sono, al
Avanguardia e contaminazioni al servizio del gusto: l’Orma di Roy Caceres Siamo tornati nella splendida
Un viaggio temporale e sensoriale Locale è un luogo che va cercato, seppur si trovi
Davide Oldani, un crooner gastronomico. Da Wikipedia: “il crooner è un cantante dallo stile dolce,
Cristina Bowerman: suggestioni fusion e stile italiano nel cuore di Trastevere Si torna sempre con
Il fascino di mangiare tra centinaia di etichette Sono passati più di cinquant’anni da quando
Specchio di idee e personalità: la visione di Tomei Nel bel complesso di Palazzo Pfanner,
Audacia e maturità Ludica, divertente, immediata e golosa. Mettete da parte i suddetti aggettivi con
Una cuoca giovane e moderna Quando la gallipolina Solaika Marrocco si presenta al tavolo sembra
Food is drug Così recita lo slogan del duo Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice
In cammino L’affascinante carta da parati dove si intrecciano foglie, fiori e animali definisce l’atmosfera
La moderna limpidezza molisana di Lucio Testa Sino al 2019, Cercemaggiore era conosciuta come antica
Un tempio dello star bene a tavola Da Vittorio, storico ristorante della famiglia Cerea, è
Calabria in pompa magna L’approccio di Luca Abbruzzino alla cucina d’élite in Calabria ha rappresentato
“Gentili Signore, Cari Signori! Quello di cui vi parleremo sarà l’emotività e la verità che rimarrà sulla tavola prima che ci portino via le briciole. Sarà la persistenza dell’ultima goccia di vino prima che la bottiglia sia vuota. Ciò che leggerete sarà il frutto maturato dalla pianta della passione che questi giovani hanno coltivato per anni.”
Il Presidente, 20 Luglio 2009.