Iris

VALUTAZIONE

PREGI
Una delle cucine più interessanti della città.
Magnifico recupero di un palazzo storico.
DIFETTI
Il ristorante è completato, ma parte della struttura è ancora in ristrutturazione.

Una luminosa novità si affaccia sull’Adige

Ad arricchire il panorama gastronomico veronese, questa volta è un imprenditore immobiliare ben noto in città: Bruno Soave, il cui progetto per il cinquecentesco Palazzo Boldieri Malaspina Bottagisio, prontamente rinominato con il proprio cognome, comprende un hotel a 5 stelle, una spa, una caffetteria e una tavola gourmet: il ristorante Iris. La conduzione di quest’ultimo è stata affidata fin dall’apertura (novembre 2023) a Giacomo Sacchetto, proveniente dalla prima esperienza come head-chef a La Cru di Romagnano (VR), dopo anni trascorsi a guidare i fuochi di Casa Perbellini in piazza San Zeno a fianco dello chef Giancarlo.

Cucina moderna e identitaria

La cucina di Sacchetto già nel periodo di Romagnano si era progressivamente allontanata dalle note classiche suonate per anni, spostandosi verso registri meno confortevoli e rendendo più incisivo il ruolo della componente acida nei piatti. Esemplare, in questo senso, l’entrée del menù “Verona”: Pane, brodo speziato, lingua e caviale di aringa, in cui, nonostante l’elevata intensità di sapori e aromi, centra un equilibrio di rara precisione tra pan brioche inzuppato di acqua e aceto, lingua di manzo, rafano, emulsione al pepe, brodo di manzo speziato e caviale di aringa: un boccone che unisce magistralmente vigoria e finezza. Delicato, al contrario, il gioco di consistenze nell’interpretazione della Pasta e fagioli. Un passaggio in Adriatico, incisivo per sapidità e persistenza, con lo Spaghetto turanico mantecato in brodo canocchie con asparagine selvatiche in conserva e polvere di liquirizia (signature-dish). Un tocco “neoclassico” chiaramente ispirato all’haute-cuisine d’oltralpe nel Filetto di rombo con salsa mousseline di rombo e verbena, fumetto di rombo al burro nocciola. Infine, estrema attenzione per la presentazione del piatto, elaborata e minuziosa, nel Petto d’anatra con crema di castagne, verza e carote, nel quale, peraltro, la carne del volatile risulta maturata e cotta in modo impeccabile. Il tutto accompagnato dalla crescita fulminea della cantina, già a un livello di tutto rispetto e destinata a crescere ancora in concomitanza con la messa a punto dei nuovi locali sotterranei destinati a ospitarla.

Tirando le somme, il punteggio attribuibile a Iris sembra essere già oggi più alto di quanto assegnato a La Cru nel 2021. Considerando però che la visita è avvenuta a poco più di tre mesi dall’apertura, per esprimere un giudizio numerico attendibile occorre lasciare tempo allo Chef di apportare alcuni perfezionamenti alla fase esecutiva e di consolidare così i risultati raggiunti.

IL PIATTO MIGLIORE: Pane, brodo speziato, lingua e caviale di aringa.

La Galleria Fotografica:

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Davide Scapin Giordani

Classe 1970, figlio d'arte, da sempre legato all'ambiente dell'hôtellerie, incontra la cucina d'autore in tenera età scortando il padre, gastronomo appassionato, in giro per la Francia. All'amore per le grandi tavole, a metà degli anni 90 unisce quello per i grandi vini: diventa Sommelier Professionista AIS e intraprende una marcia serrata che lo porterà ad esplorare le principali zone vinicole italiane e d'oltralpe e a conoscerne i più celebrati vigneron. Collabora con l'Espresso nella duplice veste di autore della Guida dei Ristoranti e di quella dei Vini.

1 Comments

  1. […] cena è stata curata da Giacomo Sacchetto del ristorante Iris di Verona a Palazzo Soave. Il menù per accompagnare la serata è stato studiato per essere il […]

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VALUTAZIONE

PREGI
Una delle cucine più interessanti della città.
Magnifico recupero di un palazzo storico.
DIFETTI
Il ristorante è completato, ma parte della struttura è ancora in ristrutturazione.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione a 135€, 150€, 160€

Prezzo medio alla carta due portate e dessert a 110€

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