Cracco

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

18/20

PREGI
Uno dei locali più affascinanti d’Italia in una location spettacolare.
Offerta culinaria in evoluzione, col decisivo contributo di Luca Sacchi.
DIFETTI
Il parcheggio, difficile in zona.

Carlo Cracco, Dinner Club e la Galleria

Carlo Cracco, si sa, è cuoco poliedrico e mediatico ma il suo ultimo contributo televisivo, Dinner Club, distribuito e prodotto da Amazon Prime, ci ha sorpreso molto. Un format vincente, che affronta i giacimenti gastronomici del nostro paese con un piglio internazionale adeguato, senza scadere nella macchietta italica. Con una buona dose di ironia, divertimento e con partner davvero perfetti, ogni puntata veicola la nostra cultura e la nostra storia attraverso la scoperta del cibo e delle risorse di cui l’Italia è così ricca. Carlo, da padrone di casa, lo fa con piglio inedito e molto meno impostato di ciò che è avvenuto nelle sue partecipazioni televisive sino ad ora, tanto che la maturità e l’efficacia raggiunta va di pari passo con ciò che avviene, oggi, in Galleria Vittorio Emanuele.

Avanguardia italiana in Galleria

Che Carlo Cracco fosse un cuoco di razza, che esprimesse una cucina molto personale e unica, che fosse stato uno dei protagonisti di spicco dell’avanguardia culinaria italiana, era evidente sin dalla nostra ultima visita. Al suo fianco oggi c’è Luca Sacchi, cresciuto al suo fianco, vero e proprio partner in crime del cuoco vicentino: è questa sinergia ad aver proiettato la cucina del ristorante Cracco verso una dimensione che ci ha davvero entusiasmato. Maturità, precisione, personalità sono le cifre stilistiche espresse con una decisione e determinazione tali che si affiancano a freschezza e vivacità, tipiche dell’ardore giovanile. Questo, a nostro avviso, è il risultato di una maggiore serenità di approccio al progetto di alta cucina che i due hanno intrapreso qualche tempo fa, ma che a causa della partenza difficile, prodigata da un cambio di sede e di struttura non da poco, e dal periodo pandemico, ha subito degli innegabili rallentamenti.

Ma oggi il ristorante Cracco marcia decisamente ad una velocità altissima, coniugando lo stile e la sapienza del maestro vicentino con l’estro di Luca Sacchi, pasticcere prestato alla cucina, che trasporta tecniche, impiattamenti e visioni dell’arte della pasticceria nel mondo salato, con una padronanza ed efficacia davvero uniche. Ne sono un nitido esempio il bombolone alle alghe e ricci di mare e il think green: tecnicamente e concettualmente due dessert, proiettati nel mondo salato. L’uso sapiente, peraltro, del sale, tenue, e la veicolazione di ingredienti in forma naturale, traccia la rotta verso l’esplorazione dell’insapore, del neutro, come combinazione in perfetto equilibrio di acido-dolce-sapido e amaro.

Una vera avanguardia, questa, che trova il suo paradigma nei due piatti citati ma anche nello spaghettone zenzero e pomodoro, in cui l’equilibrio tra le componenti è tutto, e tale da trasformare il piatto da fantastico quale è a tragicamente inespressivo. Ma non è così. Qui, in Galleria Vittorio Emanuele, si assiste alla rinascita di un grande interprete sia in termini di cucina e che di stile personale.

I piatti alla carta, poi, sono molto più confortevoli e in buona parte indirizzati a un mercato, e dei clienti, che cercano meno stimoli e più rassicurazioni, ma se venite in galleria vi consigliamo il menù degustazione, oggetto della nostra visita.

Evviva Cracco, evviva Luca Sacchi, evviva il gruppo di giovani ragazzi, con particolare menzione per il sommelier Gianluca Sanso, che vi faranno vivere intense emozioni, palatali e non solo.

La Galleria Fotografica:

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Picture of Alberto Cauzzi

Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

10 Comments

  1. *1 anonimo ha detto:

    Si decisamente Cracco Carlo è cuoco dalle infinite risorse preciso inventivo quanto volete ma a mio modo di vedere cuoco dalle grandi tecniche e raffinatezze della cucina classica evoluta mi affascina tantissimo il suo modo di essere chef e cuoco al contempo Eccellente merita vero tutto ciò che ha avuto ed avrà ”( Dimenticavo ^_* Non Sono ne Suo Amico PerSonale Ne Mai Conosciuto ,ne Tantomeno sono mai stato a cena,Pranzo da Lui Il Mio è Commento Puramente Spassionato dettato da Pura Onestà GASTRONOMICA ,..essere stato allievo di Marchesi in lui ha pagato tanto !!!saluti spassionati

  2. Passione Gourmet ha detto:

    […] Baronetto è stato per diciotto anni al fianco di Carlo Cracco, nel periodo in cui il cuoco di Creazzo era considerato uno dei massimi esponenti della cucina […]

  3. Passione Gourmet ha detto:

    […] Vecchia porta idealmente sulla giacca le illustri mostrine guadagnate su campi stellati come Carlo Cracco, Lorenzo Cogo, Antonia Klugmann, o dell’iberico Martín Berasategui. Una gavetta di spessore, che […]

  4. Passione Gourmet ha detto:

    […] l’urbanità dello spaghetto al pomodoro dell’ultimo Cracco. Nel corso di quella visita rimanemmo colpiti, quasi annientati dal sapiente uso del sale, sempre […]

  5. Passione Gourmet ha detto:

    […] di sovrapposizione. Di origine padovane, ricordiamo il suo curriculum davvero ricco di esperienze: Cracco, Villa Feltrinelli, Enoteca Pinchiorri, Feva come capocuoco e Chef […]

  6. Passione Gourmet ha detto:

    […] l’aire du temp. Cosa, questa, che fa magnificamente anche oggi affidando a Carlo Cracco, da luglio 2021, il timone della sua storia […]

  7. Passione Gourmet ha detto:

    […] La vista su Sirolo e l’Adriatico, dall’alto del Monte Conero, è un’esperienza oltremodo appagante. Vale la pena percorrere le strade non sempre confortevoli che conducono sulla sommità dei Sibillini, dove poter ammirare uno scenario che ha davvero pochi eguali in Italia. In questo contesto assume ancor più significato trovare una realtà come quella de La Ginestra in Fiore, grazioso e inaspettato ristorante capitanato da Luca Sancricca, cuoco abile e dall’ottima tecnica, con esperienze di rilievo in importanti cucine dello Stivale, tra cui Cracco. […]

  8. Passione Gourmet ha detto:

    […] arriviamo al momento presente quando, assieme a una manciata di colleghi, siamo stati convocati da Cracco, in Galleria, per saggiare la novità cui si alludeva […]

  9. Passione Gourmet ha detto:

    […] di sale dolce, mascarpone, pinoli e spinacino e servito, da Carlo Cracco e Luca Sacchi, in Galleria, a una temperatura perfetta, fisiologica, a enfatizzare tutto il repertorio delle morbidezze. Un […]

  10. Passione Gourmet ha detto:

    […] Roses de Jeanne La Bolorée e Fetta di pompelmo, una goccia di tabasco, foglia di shiso rosso di Carlo Cracco e Luca Sacchi da Cracco […]

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

18/20

PREGI
Uno dei locali più affascinanti d’Italia in una location spettacolare.
Offerta culinaria in evoluzione, col decisivo contributo di Luca Sacchi.
DIFETTI
Il parcheggio, difficile in zona.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 195€
Alla carta: 180€

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