Auberge du Lion d’Or, chef Thomas Byrne e Gilles Dupont, Ginevra (CH), di Alberto Cauzzi

VALUTAZIONE

Cucina Classica

13/20

PREGI
DIFETTI

Recensione ristorante.

Ginevra, la patria degli orologi, un luogo con fama internazionale consolidata, con molte rappresentanze importanti (ONU, Croce Rossa). Amici ben informati mi dicono che da qualche anno è diventata il buen retiro degli arabi facoltosi (sembra, ma non è, una contraddizione in termini :-)), che da giugno a settembre non ce la possono fare a 46 gradi all’ombra e si trasferiscono qui, con codazzo di corte al seguito.
Ginevra è conseguentemente una città poco a misura d’uomo, ancora meno a misura di gourmet. Ve lo ricordate il refrain si spende molto e si mangia così così ? Qui è vero quasi ovunque. Scartato, per motivi logistici, il bistellato di riferimento ci accomodiamo al Lion d’Or.


Un’istituzione, dicono. Peccato che solo il giorno successivo una gradevole signora con impeccabile accento franco-ginevrino ci confiderà che la sua banca un tempo si rivolgeva il Lion d’Or per il catering, ma che ora non ne vale più la pena. Anche noi tre, amici in gita-lavoro a Ginevra, ci siamo accorti che non ne vale la pena, dopo 1.000 e rotti franchi per un paio di piatti a testa.
Un luogo che ha una vista magica, unica, impagabile.

Una terrazza estiva davvero piacevole. Basterebbe poco, davvero poco, per rendere gradevole questa cena.


Ed invece no, tutto stanco, tutto lanciato dalla cucina con poco amore, con meccanica e dimessa routine. Un merluzzo con patate allo zafferano e bisque, abbastanza scolastico

un piatto di crudi e cotti alla moda, paradossalmente davvero demodè


Una homard che parla da sola …

..ed un branzino al sale di cui si è riusciti a sbagliare la cottura, troppo asciutto, accompagnato da verdurine ospedaliere ed ossidate, ed una purea che neanche il cugino scemo di Robuchon ubriaco avrebbe potuto preparare così.

Una sogliola discreta, anche qui troppo asciutta, abbinata a finocchi allo zafferano.


Attorno a noi tanti arabi, contenti e felici di quelle cotture iper-pronunciate, di quelle presentazioni “famolo strano”. Tutti felici e contenti tranne noi, delusi dal cibo, ma contenti di aver trascorso una piacevole e goliardica serata tra amici. Scende la sera al Lion d’Or su questa scolastica millefoglie alle fragole …

il pregio : la vista mozzafiato dalla rive gauche.

il difetto : anche il servizio in difetto, poco presente e molto distratto, oltre che altezzoso.

Auberge du Lion d’Or
Relaix & Chateaux
Place Pierre-Gautier 5
1223 Cologny | Genève
T: +41 22 736 44 32
F: +41 22 786 74 62
Email: info@liondor.ch

alla carta 150-200 CHF
menù deg. 180-190 CHF

www.liondor.ch

Visitato nel mese di Luglio 2011


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Alberto Cauzzi

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